La psicologia è stato come un amore a prima vista. Lo avevo deciso da bambina e sono riuscita a realizzarlo. Certo la fantasia è molto lontana dalla realtà, ma comunque ne sono decisamente soddisfatta.
Qualche giorno fa ero intenta ad ordinare su internet l'ennesimo libro, anzi libri plurale, e mi sono accorta che ormai non leggo altro che manuali o libri di psicologia. Mi sto cominciando a preoccupare.
Con le persone care si va a parlare sempre di psicologia: quanti appuntamenti hai oggi, quale corso devi seguire il mese prossimo, il mio fidanzato ha problemi, oddio come gestisco l'ansia, ma davvero pensi di fare pure un master dopo 10 anni di studi, ecc.
Tutto il mio mondo gira intorno alla Psi.
Psico-Amica: quando un'amica, ma anche una conoscente che non vedo e sento da 20 anni, mi chiama, devo preoccuparmi. Ho parlato con persone di cui non ricordavo quasi il nome che mi hanno chiamata solo per avere una terapia "a gratis". Hanno un problema, mi chiamano dicendo di prenderci un caffè...e poi passano due ore a parlarmi dei loro problemi.
Ho capito che avete bisogno, ma cavolo, abbiate pure pietà! Non posso lavorare h 24 e sinceramente certe volte non ho manco voglia la sera o il pomeriggio libero di passarlo ad ascoltare le vostre paturnie. Anche io ho una vita!
Psico-Collega: queste so le peggio. Parlo al femminile solo perché la maggior parte di psicologi che conosco sono donne. Sono quelle colleghe che quando mi incontrano vogliono che gli racconti il curriculum, vogliono sapere cosa fai, se hai pazienti, dove lavori e soprattutto...rullo di tamburi...come ci sei riuscita! Mi viene un nervoso quando mi chiedono come riesco a lavorare.
Secondo te, mente eccelsa, come riesco a lavorare? Compro i pazienti al mercato? Mi piovono offerte di lavoro dal cielo?
Nessuna che prenda in considerazione la professionalità, la bravura, l'impegno e il self marketing! Queste persone mi mettono ansia, perché l'invidia che covano è talmente evidente che ci riempiremmo uno stadio di calcio...ma non vi vergognate??
Psico-Parrucchiera: ebbene sì...mi sono stufata pure di andare dal parrucchiere. Quando mi chiedono che lavoro faccio, mi devo ricordare di dire "Casalinga!" e invece la scema (io) dico la verità, passando un'ora di inferno. La parrucchiera dice sempre la famosa frase: "Anche io sono un po' psicologa...ascolto le persone, do consigli, devo capire quello che vogliono". Si certo, anche tu hai speso ventimila euro per la tua formazione, anche tu hai studiato dieci anni della tua vita da adulta, anche tu hai studiato migliaia di libri, vero? -_- E poi penso...ma non potevo fa la parrucchiera!?!?
Insomma, tutte le persone che incontro sono interessate, in un senso o in un altro, alla mia professione, un pò per l'idea che c'è ancora riguardo ad un mestiere "misterioso e affascinante"...sono quasi una figura mitica...mentre il lavoro psicologico è tutt'altro rispetto a quello che propinano al cinema. E' impegno, costanza, capacità, soprattutto se lavori come libero professionista, ti fai il cosiddetto mazzo.
Quando sento poi colleghi che si lamentano che non c'è lavoro, mi viene da sorridere, perchè pensano che basti aprire lo studio, appiccicare la targa fuori e che i pazienti, per miracolo piovano dal cielo. Dietro ogni paziente c'è una briciola che ho seminato, un post su internet, una giornata di formazione, un seminario gratuito, un corso in cui ho collaborato...c'è impegno, lavoro, formazione, personalità. Perché la personalità è tutto.
Se non hai carattere la gente se ne accorge. Se non sei accogliente, simpatico, alla mano, le persone scappano.
Io ho lavorato su me stessa e sulla mia personalità professionale e ora raccolgo i frutti. Voi continuate a coltivare l'invidia che vi porterà lontano...come no!!!
R.
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